Maricha, nella lingua sanscrita degli antichi Veda, il misterioso popolo vissuto in una imprecisata regione dell'India circa 3000 A.C., significa "pepe".
Questo laboratorio nato nel 2005, fortemente voluto da Gianni Frasi esoterico torrefattore veronese di Giamaica Caffè, riporta il pepe nell'attività di famiglia, che già se ne era occupata per 30 anni dal 1930 al 1960.
Oggi come allora il protagonista è il pepe di Sarawak. A Sarawak esistono le uniche piante di pepe spontanee del pianeta, è quindi in questo luogo estremo del Borneo nord-occidentale, che si trova l'origine di tutto il pepe del mondo.
È lì che Maricha ha trovato il modo di realizzare una serie di "visioni" metodologiche che, grazie al contributo di persone capaci e sensibili, hanno consentito di presentare in pochi anni una collezione vertiginosa, unica al mondo, in grado di ridare la giusta dignità a queste bacche.
I pepi di Sarawak, di diverse varietà, raccolti e lavorati con sistemi rivoluzionari danno la possibilità di frequentare aromi, freschezze e profumi senza precedenti.
È nella sensibilità di chi lo usa, la scelta del pepe più adatto alla pietanza che si andrà a cucinare. Per questo motivo non ci sono indicazioni di utilizzo specifiche con l'intenzione di non condizionare o confondere i comportamenti di chi decide di frequentare questi pepi.
Maricha, è l'unico laboratorio al mondo ad occuparsi solo ed esclusivamente di pepe.